Canis lupus in Friuli Venezia Giulia

Pubblicato da Giant Trees Foundation il 23 Giugno 2020
Articolo

di Luca Lapini


Ciao a tutti.
Chi mi conosce sa che non sono un appassionato di lupi, nei quali la zoologia passa immediatamente in secondo piano. Prima ancora che una emergenza naturalistica, infatti, il lupo è una emergenza sociologica, condizionata dall'uomo prima ancora che da fattori naturali.
Il fatto mi ha sempre disturbato. Ma questo cagnone ci insegna indubbiamente qualcosa, con la sua disperata voglia di vivere, favorita dalle nostre leggi di protezione della natura, sia italiane, sia europee.
Così devo riferire qualche informazione commovente, che va al di là della mia posizione personale nei suoi confronti, in parte anche sostenuta dal fastidio provocato da un predatore che riduce al silenzio gli sciacalli e li elimina attivamente (https://www.fototrappolaggionaturalisti ... lo-dorato/).

Vi passo due righe e considerazioni sul recentissimo avvistamento di una femmina in lattazione di Canis lupus nel Comune di Bagnaria Arsa. Le informazioni sono tutte dovute alle verifiche del sindaco Cristiano Tiussi e alle successive verifiche di campagna condotte dal maresciallo Marco Luca, del CFR FVG (sf di Cervignano), condotte anche grazie alla collaborazione di Stefano Pecorella, appassionato studioso di lupi di Canislupus Italia.
E' davvero raro che una segnalazione così singolare sia documentata in un modo così ricco, sia grazie alle fotografie scattate dalla finestra di casa dalla signora L. Menossi, sia alla collaborazione del marito G. Bertossi (foto in allegato).
Che dire...senza queste immagini sarebbe facile dire "impossibile" (come mi capita di dire troppo spesso in questi anni, davvero un periodo storico straordinario).
Invece è tutto vero e ci racconta una storia appena iniziata.

Tecnicamente ci troviamo di fronte a cinque diverse segnalazioni del 5 giugno 2020 comprese tra l'abitato di Sevegliano, poco a Sud di Palmanova (primo avvistamento, senza prove documentarie, C3), altre tre diverse stazioni del Comune di Bagnaria Arsa (tutti avvistamenti senza prove documentarie, quindi C3) e la parte bassa Nord del Comune di Cervignano del Friuli (con molte foto, verificate immediatamente con un ottimo sopralluogo del CFR, C1).
La presenza di un C1 così documentato, naturalmente, conferisce notevole credibilità anche ai diversi C3 documentati da numerosi abitanti del Comune di Bagnaria Arsa e radunati in una sintesi davvero tempestiva dal Sindaco Cristiano Tiussi.

Senza entrare in dettagli che risultano comunque eccessivi, visto il delicato stato della fenologia riproduttiva della specie, allego una delle molte immagini di L. Menossi che consentono di contare le mammelle dell'animale, certamente in fase di suzione. Non è la migliore, di una discreta serie assolutamente convincente (Grazie signora Laura!!). Sul lato sinistro le mammelle attive sono almeno 4, cosa che potrebbe indicare che i cuccioli siano almeno quattro (ogni cucciolo di regola si specializza nella suzione di una singola mammella). Naturalmente sul lato destro dell'animale potrebbero essercene altrettante (o meno), e i cuccioli potrebbero naturalmente anche essere già morti. Lo sapremo presto.

placehold

Da sottolineare sopra qualsiasi osservazione la reazione del pubblico. Io non frequento i social, concordando in linea di massima con l'opinione espressa a suo tempo da Umberto Eco sull'argomento. Ma in questo caso i social si sono rivelati utili (così come in diversi altri). Su 150 post comparsi immediatamente su fb (verificati da amici), oltre il 95% degli abitanti della zona si è schierata apertamente col lupo, contrastando apertamente inutili articoli allarmistici diffusi dai soliti noti. Produrremo presto una elaborazione statistica descrittiva di questi dati, che non significano nulla in assoluto, ma indicano almeno l'atteggiamento del pubblico della zona.
Merita sottolineare che questi messaggi a favore del lupo sono firmati anche da molti cacciatori, in un modo molto trasversale tra i differenti portatori di interesse (i cosiddetti Stakeholders).
Con tutta evidenza i seguaci di Diana si stanno rendendo conto che il lupo in Italia ormai non si estingue più, mentre gli utenti venatori rischiano davvero l'estinzione se continuano a manifestare posizioni anacronistiche ed antistoriche che il pubblico mostra di non tollerare più.
E sarebbe un danno per tutti, vista l'attuale funzione delle organizzazioni venatorie, oggi davvero essenziale per il controllo di specie opportuniste che la nostra improvvida gestione dell'ambiente e delle risorse sta rendendo invasive (dalla cornacchia grigia Corvus corone cornix al cinghiale Sus scrofa).

Invitiamo tutti a collaborare con spirito positivo per la comprensione e gestione della vicenda, andando oltre inutili steccati ideologici e pregiudiziali.
Qui potrete vedere cosa NON fare quando un lupo manifesta affettuosa confidenza (https://www.leccesette.it/animali/70630/il-lupo-gioca-e-si-diverte-ripreso-mentre-si-avvicina-alluomo.html), quasi sempre motivata da improvvide offerte di cibo, che devono essere SEMPRE evitate. Eventi del genere si sono già verificati anche nel FVG (Comune di Polcenigo, Piancavallo e Maniago, PN), e vanno assolutamente condannati perché mettono in pericolo lo stesso lupo, che diventa problematico e secondo le direttive UE dovrebbe essere rimosso.
La conservazione di un predatore in un paese civile non è mai affidata a singole lobby di portatori di interesse (cacciatori vs gattare ed animalisti o ambientalisti), ma a leggi statali, che condensano in opportuni dispositivi legali il sentire della maggior parte della popolazione.
L'Italia si è già pronunciata nei confronti del lupo, che risulta integralmente protetto. Questa deve essere l'unica base di dialogo e punto di contatto tra diversi gruppi di interesse in qualche modo eccitati dalla presenza di questi animali.
Che oggi dev'essere considerata normale.
Tutte le altre considerazioni, sempre mirate a creare un caso dove non c'è, devono essere considerate come divertenti manifestazioni di insofferenza da rigettare senza alcun dubbio o tolleranza.
Tra le più divertenti merita ricordare la buffa convinzione che il lupo sia stato reintrodotto o introdotto, del tutto inventata sempre per creare un caso che non esiste.

Il sindaco di Bagnaria Arsa si è già mosso per organizzare incontri di informazione del pubblico della zona, in collaborazione con il servizio biodiversità della Regione FVG, il CFR FVG, il Museo Friulano di Storia Naturale e l'organizzazione Canis lupus Italia.
L'informazione è la prima base per favorire la coabitazione coi grandi predatori.
La seconda è la fornitura di presidi di dissuasione e protezione da eventuali danni, che la Regione FVG e l'UE forniscono gratuitamente per favorire la convivenza con diversi grandi carnivori.

Ho un sogno (I have a dream): che il lupo diventi una cosa normale per tutti.
Lo è già, ma la sua percezione può essere facilmente influenzata dai soliti noti.

Cordialità, Luca Lapini.