L'albero e il giardiniere - prima parte

Pubblicato da Giant Trees Foundation il 14 Novembre 2022
Articolo
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Da sempre l'uomo condivide

il suo spazio con gli alberi,

da sempre gli alberi gli donano ossigeno, frutti, materiale da costruzione, riparo, ombra....

Da sempre l'uomo ha sfruttato questo enorme patrimonio per i suoi scopi, più o meno positivi..

Ma è arrivato il tempo, secondo me, di accorgersi che non solo il cambiamento climatico può distruggerci... non solo il disgelo dei poli e il surriscaldamento del pianeta....

ma anche la scarsa conoscenza degli alberi, lo scarso amore che prestiamo a questi giganti,

le continue ingiurie, grandi o piccole a cui continuamente li sottoponiamo...

e tutti noi pensiamo alla deforestazione del brasile o alle nostre foreste.

Ma io mi sono sempre occupato di alberi ornamentali, di alberi dei giardini e dei parchi.

Ebbene, pochi sanno quanto possa migliorare il proprio ambiente anche un solo singolo esemplare. In salute.

E' già, proprio questo è il problema. Un albero in salute garantisce sottrazione di CO2, blocco di sostanze inquinanti, miglioramento del microclima, riduzione dell'umidità nel terreno, mantenimento della microflora e della micro e macrofauna utile … e tutta una lunga serie di altri vantaggi dei quali parleremo diffusamente nei prossimi articoli.

Un albero in salute.

Ma siamo capaci di stabilire se davvero il nostro albero gode di piena salute?

E sopratutto: a chi poi ne affidiamo le cure?

Il giardiniere: questo illustre mestiere sconosciuto.


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Soprattutto nei tempi di crisi c'è un'esplosione di giardinieri

Alla Camera di Commercio si assiste alla nascita esponenziale di giardinieri

Infatti solo per 2 mestieri in Italia si può aprire una partita IVA senza l'obbligo di aver seguito una formazione specifica: l'imbianchino e il giardiniere.

Per tutti gli altri mestieri è necessario fare qualche corso di formazione più o meno specifico.

Per fare il giardiniere in Italia, basta avere un paio di forbici, una motosega, un decespugliatore e voglia di lavorare. Se non si conosce il nome delle piante poco importa, se non si sa come potare un albero o una siepe, poco importa, se non si conoscono le esigenze delle piante cosa cambia: le piante ricrescono, non muoiono mai!

A questo pseudo giardiniere (tra l'altro non sempre iscritto alla camera di commercio) che vanta una enorme esperienza: “ho sempre fatto il contadino”, “ho sempre fatto legna nel bosco” “cosa ci vuole per tagliare un albero” “una volta ho perfino letto un libro sui baobab” normalmente affidiamo i nostri alberi. Esemplari che hanno messo anni a diventare grandi, a strutturarsi, a crescere a irrobustirsi, affidati alla prima motosega che passa.

Perchè se compriamo un vestito vogliamo sia fatto bene, se acquistiamo un'auto verifichiamo che abbia tutte le dotazioni, invece se dobbiamo potare un albero: “non deve superare il tetto”, “sporca troppo” “lo tagli parecchio mi raccomando, tanto ricresce” l'unica cosa che conta è la nostra sensazione, la nostra impressione... e che il “bravo giardiniere” poi pulisca tutto con cura.

Se abbiamo distrutto la struttura della pianta, se da allora comincerà ad ammalarsi, a crescere male, a non regalarci più le sue funzioni così importanti, ma anzi ad ”inquinare”, questo non sembra esser più affar nostro.

Il giardiniere ha preso i suoi soldi. Noi abbiamo trattato l'albero del nostro giardino come un soprammobile da svecchiare e spolverare, e siamo tutti contenti.

Fino a che, qualche anno dopo, l'albero, oramai visibilmente sofferente, anche agli occhi di un non esperto, comincia a dare segnali di deperimento.

Ecco. Allora urge chiamare un esperto che salvi la nostra beneamata pianta.

Ora serve l'uomo che regala miracoli, che inventa strane pozioni magiche, che ci inebetisce con i suoi discorsi tecnici.

Soldi buttati. L'esperto chiamatelo prima.