Passioni

Pubblicato da Giant Trees Foundation il 22 Maggio 2018
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Camminavo lungo la spiaggia 

guardando le meduse morte. Improvvisamente ho pensato a degli studi scientifici dove si raccontava che erano degli organismi complessissimi. Potevano vivere anche centinaia di anni, e avevano un'intelligenza incredibile. Forse erano gli animali più intelligenti. A no. Quelli erano i polipi, ma alcuni scienziati affermavano esserlo i delfini. Ma di certo i cani non erano da meno. Ma chi studia i gorilla dice che sono i più intelligenti tra tutti i primati. Certo dopo l'uomo. Ma se consideriamo il rapporto cervello-massa? Beh allora anche la balena. No, quello è l'animale più grande. Ma in effetti l'elefante. Ma la balena è il più longevo. No, lo sono le tartarughe. Certo, insomma, anche i pappagalli. In realtà ogni zoologo, ma anche entomologo o  ornitologo, cercano di avere un primato per giustificare la loro specifica passione. Ma è così anche per i paleontologi, lo scheletro più grande, il dinosauro più grosso, il carnivoro più temibile. Ma in realtà è così anche per tutte le altre scienze. L'architetto che ha fatto la struttura più stramba, l'ingegnere che ha costruito il ponte più lungo o il grattacielo più alto, l'astronomo che ha individuato la stella più lontana, la nana bianca più luminosa, il buco nero più grande, o quello che ha inventato la teoria più incredibile. In tutti i campi del sapere, ogni scienziato ha bisogno di dimostrare, innanzi tutto a se stesso, e poi a tutti gli altri, che ciò che sta facendo è il "di più". Deve giustificare con dei superlativi la sua passione omnicomprensiva. Deve far diventare universalmente riconoscibile e speciale il suo lavoro. Che invece a volte è piccolo e insignificante, se non inutile. 

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La domanda sorse quasi inaspettata ma necessaria e urgente. 

"E la tua spasmodica ricerca degli alberi più alti allora ?"

Guardai il mare ancora una volta, nel suo eterno andare e venire a lambire la spiaggia creata in milioni di anni. Dove erano passati miliardi di esseri, di vite, di storie. dove ora io camminavo. Solo. "Beh, io arrampico e misuro gli alberi perché mi piace" mi risposi sorridendo. E continuai a camminare. 

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Andy