PAULOWNIA E ROVI

Pubblicato da Giant Trees Foundation il 10 Maggio 2021
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PAULOWNIA E ROVI

di Gianluca Barnabà

In questo campo abbiamo utilizzato la Paulownia messa a dimora come negli altri campi a 6 metri di distanza l’una dall’altra. In questa sperimentazione pur se di ridotte dimensioni, la piantagione di Paulownia ha diverse finalità. Prima di iniziare i lavori per mettere a dimora le piante quest’area era coperta da uno spesso e fitto strato di rovi e altri arbusti spontanei e invasivi. Ora l’area è stata ripulita mediante trinciatura ma non diserbata e il terreno non è mai stato interessato da altre lavorazioni ed è perciò un suolo fertile con abbondante sostanza organica.

Solitamente prima di procedere a un impianto di un arboreto si effettuano delle lavorazioni sul terreno, come l’aratura, per “preparare” il suolo ad ospitare le piante e rendere più facile la piantumazione. Mettendo la Paulownia su suolo non lavorato piantando quindi “su sodo” come si dice in gergo, vogliamo osservare come si comporta in queste condizioni e soprattutto se vi sarà un diverso accrescimento, sia legnoso che in altezza, di questa piantagione rispetto a un impianto normale.

In questo campo sperimentale inoltre vogliamo valutare “l’effetto copertura” della Paulownia sulle piante infestanti sottostanti. Considerando che il rovo e gli altri arbusti sono delle specie eliofile, cioè che prediligono la luce diretta, abbiamo ipotizzato che l’utilizzo delle Paulownie potrà contrastare la ricrescita dei rovi e altri arbusti, poiché le grandi foglie delle Paulownia, nel tempo, faranno molta ombra al suolo e non vi sarà sufficiente luce diretta per la crescita di queste piante. Se le nostre aspettative saranno corrette la Paulownia potrà essere utilizza direttamente su sodo per risanare zone abbandonate dall’utilizzo e infestate da piante invasive.